Museo di Storia Naturale

Il Museo di Storia Naturale e del Territorio dell’Università di Pisa fonda le querelare Nella origini Galleria” annessa al Giardino dei Semplici pisano, l’attuale OrtoBotanico. Formatasi sul finire del 500 per Volontà di Ferdinando I dei Medici, this Galleria conservava il primo nucleo della collezione naturalistica dell’Ateneo pisano.
1600-1700: il temporaneo Declino e la successiva Espansione.

Intorno alla Metà del XVII Secolo la Galleria pisana INIZIA UN PERIODO DI decadenza: sotto la prefettura di Tommaso Bellocci (1641-1672) La Fonderia Rimane inattivae Nel 1672 il cardinale Leopoldo dei Medici Commissiona al danese Niccolò Stenone la stesura di ONU nuovo inventario degli Oggetti Presenti Nella Galleria, conl’Incarico di SCEGLIERE e prelevare Certe curiosità per la Galleria Che si comincia a Firenze.

Il Museo NEL 1800.

La completa autonomia del museo, Anche dal punto di vista amministrativo, unita alla Direzione di Paolo Savi (succeduto a Giorgio Santi Nel 1823), Posiziona l’inizio adUno dei Periodi Più Ricchi della storia del museo. (Continua a leggere)

La Costituzione del Museo attuale.

Sul finire del XIX Secolo l’originaria Galleria, resasi autonoma dal Giardino nel primo Ottocento, era Ormai suddivisa nda tre musei Indipendenti, in continua Espansionee di grande rilevanza scientifica

Le collezioni dei Musei di Zoologia e Anatomia comparata, Geologia e Paleontologia, Mineralogia e Petrografia, chiuse al Pubblico sin dal Secondo Dopoguerra,occupavano quasi per Intero il primo piano del Complesso di Edifici posti in via Volta e in via Santa Maria e Parte dei locali del convento di Santa Croce in Fossabanda.

Per la Costituzione del Museo di Storia Naturale e del Territorio, Nel 1979 Venne Proposta Quale sede la Certosa di Pisa a Calci e Nel 1981 la Facoltà di Scienzedeliberò la Realizzazione del museo ed il TRASFERIMENTO di Tutte le collezioni, ad ECCEZIONE di Quelle botaniche. Nel 1985 il museo Venne formalizzato Nello StatoGiuridico di Centro Interdipartimentale con Uno statuto Che definiva Tra le causa Finalità il conservare e Rendere fruibili le collezioni, lo svolgere Attività di ricerca e didattica Nelle scienze naturali, il promuovere la cultura naturalistica. Nell’attuale sede, nonostante i Limiti espositivi dettati Dai vincoli Architettonici, i percorsi ostensivirisultano Ricchi di fascino grazie all’integrarsi degli Elementi scientificonaturalistici e di Quelli storicoartistici.

ESPOSIZIONI

Reperti di zoologia, fossili e minerali, Organizzati Secondo criteri sistematici e tematici, Sono Esposti su Oltre 4000 metri Quadrati di vendita e gallerie disposte su trePiani.

La galleria degli acquari

La galleria, inaugurata Nel 2008, il Da Un’idea straordinaria della Biodiversità ittica delle Acque interne. E suddivisa in causa la vendita: la prima E Dedicata alla faunaittica del territorio e la Seconda AI Principali Gruppi sistematici di pesci d’acqua dolce. La visita di QUESTE vendita permette di ammirare Movimenti e forme dellespecie ospitate.

Le Sale E Dei Il Cortile dinosauri

QUESTI Spazi espositivi Sono Dedicati alla grande epopea dinosauriana. Grazie Anche all’attività Che la Rete Museale Pangea svolge in Patagonia, e Stato possibileRappresentare ALCUNI Aspetti SIGNIFICATIVI della vita di QUESTI animali venire il rapporto di tra preda e predatore, i Meccanismi di Riproduzione e la Loroproblematica estinzione.

Le vendita dell’evoluzione geopaleontologica dei Monti Pisani

QUESTE vendita ripercorrono L’evoluzione geologica e biologica del Nostro territorio Attraverso Un viaggio di 500 Milioni di anni Che si ARTICOLA in tre tappe, ScelteSulla base di dei fossili ritrovati Nella provincia di Pisa. Tali tappe Sono rappresentate da tre diorami a grandezza naturale di Che ricreano tre ambienti del passato.

La galleria storica

La Galleria storica ricrea, Attraverso l’uso di reperti, Oggetti, mobili e dipinti, l’atmosfera del Museo Dalle origini al primo Novecento, e rappresenta tre Periodi crucialidella storia del museo.

La galleria degli anfibi e dei rettili

Con la Galleria degli anfibi e dei rettili INIZIA il percorso Attraverso le collezioni tematiche Che includere also Le Gallerie dei Mammiferi e Quella dei minerali. I repertiSono Esposti in Ordine Sistematico e Sono altera parte del grande patrimonio storico naturalistico Conservato nel museo.

La galleria dei Mammiferi

I due Piani Superiori Sono interamente Dedicati alla Vasta collezione di Mammiferi in gran Parte curata da Paolo Savi e Dai Suoi collaboratori.

La sala “C’era una volta l’uomo”

This piccola sala sintetizza Gli studi sull’origine e sull’evoluzione Condotti del genere umano, Attraverso la rappresentazione di tre momenti SIGNIFICATIVI della SUAstoria biologica e culturale.

La scalinata dell’Origine dei Cetacei

This spazio espositivo introdurrà alla Sala dei cetacei spiegando l’origine e l’Evoluzione di this gruppo di Mammiferi Acquatici. Lo spazio e Stato recentementeristrutturato seguendo ALCUNI criteri dell’universal disegno con pannelli esplicativi, Mappe Tattili, audio sorgenti, Modelli Tridimensionali, testi in Braille e segnaletica inrilievo per facilitare l’acces alle diverse tipologie di Utenti (bambini, Adulti, Anziani, Diversamente abili)

La Galleria dei Cetacei

Salite le scala Arriviamo al fienile della Certosa Che OSPITA la spettacolare collezione di scheletri di cetacei Attuali. Tale collezione, Tra Le più Importanti d’Europa, fuistituita da Sebastiano Richiardi Durante la SUA Direzione (1871-1891), ma Fonti scritte testimoniano la Presenza di cetacei nel museo Già Nel 1626. In totale il Museopossiede 53 scheletri, di cui 19 Esposti in this sala. (Continua a leggere)

La galleria dei minerali (attualmente in fase di Ristrutturazione, quindi non visitabile!)

La collezione del Museo Mineralogica Comprende quasi 19.000 esemplari, di cui Oltre 400 Sono Esposti in this galleria. La Raccolta inizio un Formarsi Nel 1844, whenLeopoldo Pilla Porto da Napoli la collezione vesuviana, e si amplio notevolmente Tra La multa dell”800 e l’inizio del 900 con il Contributo di Antonio D’Achiardi e del figlio Giovanni.

La sala della preistoria dei Monti Pisani

La sala, Nel Realizzata 2007 omaggio alla memoria di Ezio Tongiorgi e di Antonio Mario Radmilli, Offre Una panoramica Sulla preistoria del Nostro territorio, Attraverso l’esposizione di reperti archeologici provenienti da ALCUNI siti della Toscana Settentrionale.

La sala degli uccelli (visitabile sono con visite guidate!)

Una nuova sala espositiva finalizzata allo svolgimento di Attività didattiche Rivolte alle Scuole Primarie e secondarie e di visite guidate tematiche, Dedicata allamusealizzazione di ONU Campione rappresentativo della Vasta collezione ornitologica del Museo, Fino ad ora non fruibile al Pubblico.

COLLEZIONI

Il Museo OSPITA collezioni mineralogiche, paleontologiche e zoologiche.
Le collezioni mineralogiche comprendono Raccolte risalenti all’Ottocento, di tra cui spicca Quella delle Meteoriti, e collezioni Più Recenti Frutto di acquisti e / oDonazioni.
Le collezioni paleontologiche comprendono SIA invertebrati Che vertebrati fossili e Una raccolta di fossili provenienti da filliti varie località italiane.
Le collezioni zoologiche comprendono Raccolte malacologiche, primatologiche, osteologiche relativa ai Cetacei, erpetologiche, entomologiche, ornitologiche e dianatomia comparata.

Di Seguito Una breve descrizione delle collezioni zoologiche.

Collezione ittiologica

La collezione ittiologica ALCUNE comprises decine di esemplari naturalizzati e circa 2.200 lotti Conservati in alcool provenienti Dai mari e Dalle Acque Dolci di tutto ilMondo.

Tale collezione risulta una delle piu antiche Presenti in Italia e annovera Rappresentanti di gran Parte degli ordini di ciclostomi, condroitti e osteitti.

Collezione erpetologica

Nonostante le Dimensioni ridotte (conta infatti poco Più di 2.000 reperti), la collezione risulta comunque Rappresentativa dell’intero gruppo tassonomico, annoverandotaxa provenienti da Tutti i Continenti. Di Particolare pregio Sono la collezione di Anfibi sudamericani e le Recenti Acquisizioni di Materiale mediterraneo di Squamati.

Collezione Ornitologica

Con i Suoi circa 10000 reperti si colloca Tra le prime collezioni Pubbliche italiane.

Gran Parte della collezione risulta costituita da esemplari naturalizzati appartenenti a quasi TUTTI GLI ordini descritti a Livello Mondiale.

Completano la Raccolta circa 250 nidi e 550 Uova, generalmente in buono stato di conservazione, di provenienza Esclusivamente toscana.

Collezione cetologica

La collezione, comprendente 53 esemplari, risulta la Più Importanti esistente in Italia per numero di taxa rappresentati (27) Quali dei Sette Unici per i Musei Italiani. InParticolare Sono Degni di nota Gli scheletri di ALCUNI Misticeti Tra i Quali la balenottera azzurra (Balaenoptera musculus) e la balenottera boreale (Balaenoptera borealis); Tra Gli Odontoceti vale la pena Ricordare lo scheletro completo del Rarissimo mesoplodonte di Bowdoin (Mesoplodon bowdoini) e del Platanista del Gange(Platanista gangetica).

Collezione primatologica

La Raccolta costituita da esemplari naturalizzati, in liquido, a secco e Preparati osteologici Comprende Una grande Varietà di esemplari rappresentativi di Tutte leFamiglie di Primati attualmente esistenti. Valorizzano InOLTRE la collezione specie rara venire la aye-aye (Daubentonia madagascariensis), l’Indri (Indri Indri), la scimmiaragno lanosa (arachnoides Brachyteles) e la Nasica (Nasalis larvatus). I Dati storici Informazioni relative alla collezione Sono Estremamente frammentari poiche MOLTIdei Riferimenti, Che accompagnavano Gli esemplari, Sono Andati perduti Nel Corso degli spostamenti subiti Dai reperti nia Decenni Passati. Dagli appunti e DagliElenchi redatti da Paolo Savi e Sebastiano Richiardi e ai di cartellini Presenti E possibile Collocare temporalmente la collezione a cavallo Tra il XIX e il XX Secolo.

Collezione di Anatomia Comparata

I reperti di this collezione, in numero di circa 1.500 appartenenti a vertebrati. I Preparati anatomici a secco della Seconda Metà del XIX Secolo, insufflati con sego e cera,Sono assimilabili per le Loro peculiari Tecniche di realizzazione Più una vere e proprie opere d’arte Che un “sempliciCampioni scientifici.

Collezioni palaentologiche

Le collezioni paleontologiche Sono Stimate in circa 200.000 reperti Raccolti a Oltre quattrocento anni di storia del Museo e per la maggior altera parte provenienti dalocalità fossilifère italiane.

Le Raccolte Più significativo Sono Entrate un lontano Parte del patrimonio del Museo a Partire Dalla Metà dell’Ottocento Attraverso campagne di scavo, Acquisizioni dicollezioni e scambi privato.

Purtroppo i bombardamenti ei saccheggi della Seconda guerra Mondiale causarono graui Danni al Museo Paleontologico, al Quel tempo ubicato a Pisa in via S. Maria, eDi conseguenza ALCUNE collezioni Sono andate Completamente o Parzialmente perdute. Sfortunatamente Parte dei vecchi cataloghi ha subito la STESSA sorte.

Il Museo conserva reperti fossili delle varie tipologie Più: filliti provenienti da varie località italiane e invertebrati fossili appartenenti a tutti i Gruppi Più SIGNIFICATIVI, fracui spiccano le Ammoniti ma Sono also rappresentati: Trilobiti, molluschi, coralli, spugne, Brachiopodi, Ostracodi, graptoliti , balanidi echinodermi ed. Di NotevoleImportanza Sono also le collezioni di vertebrati fossili con ricche Raccolte di ittioliti, vertebrati continentali e Mammiferi marini, Oltre Che Una consistente collezione diorme di tetrapodi del Triassico dei Vicini Monti Pisani. Molte di QUESTE collezioni Furono pubblicate da Personaggi storici della paleontologia italiana venire: Meneghini,Lawley, D’Achiardi, Canavari, Fucini, Stefanini, Gortani e Merla.

Collezioni entomologiche

Il corpus delle collezioni storiche Fondamentale E rappresentato dal Materiale radunato da Paolo Savi Nella Prima metà dell’Ottocento. L’Importanza di Tali Raccolterisiede Soprattutto Nel that in esse Sono Presenti esemplari (ottenuti con scambi o acquisti) provenienti da varie collezioni coeve Ormai perdute per la scienza (valganoda example i Materiali delle collezioni Dahl, De Cristoforis, Jan, Marietti, Passerini e dei fratelli Villa).

Svariate vicissitudini Hanno purtroppo: determinato il danneggiamento Più o meno gravi dei reperti in Seguito, Soprattutto, ad Attacchi parassitari e Hanno resoNecessario ONU Intervento di restauro avviato Nel 1997 e Che E Ancora in fase di svolgimento. Di pari passo con il Recupero del Attrezzature e sta procedendo allainformatizzazione dei Dati per la Realizzazione di ONU catalogo.

Le collezioni moderne” ordinate ed organizzate, cioè, Secondo Gli Attuali criteri sistematici, bionomici e biogeografici Sono costituite principalmente da Materialerisultante Dalle Raccolte Effettuate nell’ambito dei vari progetti di Ricerca Che Hanno Visto, e vedono, coinvolto il Personale del Museo. Di Particolare rilevanza i repertiprovenienti Dalle zone costiere della Toscana, Dalle isole dell’Arcipelago Toscano, Dalla Sardegna, Dalla Corsica, dall’Oman (Regione del Dhofar) e dal Messico.

Collezioni malacologiche

Di Fondamentale Importanza la Presenza Di Una Parte della collezione prelinneana del Gualtieri Che comprises also Materiali della collezione Rumph (acquistata DaiMedici e, successivamente, Donata al Stesso Gulatieri). Sui disegni dei reperti (Index Testarum Conchyliorum) Carlo Linneo descrisse molte specie, in gran Parte Ancoravalide. E considerata un Livello Internazionale Come una delle Principali collezioni di Riferimento per la Sistematica Malacologica.

Gli Acquari

Il Progetto Relativo ad Una esposizione di acquari al Museo di Storia Naturale Non E nuovo. Il professor Ezio Tongiorgi AVEVA Pensato ad Progetto ONU Analogoall’inizio degli anni ’80 del secolo scorso. In Effetti Un certo numero di acquari fu COSTRUITO dall’allora titolare del negozio Aquarium di Pisa, il dottor Riccardo Capineri,e di ALCUNI Essi Furono messi in Funzione Nella sala attualmente destinata a Loro. Il Progetto non Ebbe lunga vita e DOPO Qualche mese Gli acquari Furono smontatiei vetri Conservati nda magazzini della Certosa. Del Progetto Originario Sono Ancora Presenti i Supporti in pietra e le travi Che servivano per sorreggere Gli Acquari ehave been proprio QUESTI Supporti e QUESTE travi di gran lunga Ricordare e rilanciare il Progetto Che e Stato Realizzato grazie a Finanziamento della Nazioni UniteFondazione Monte dei Paschi di Siena .

L’attuale esposizione E Formata da 23 Vasche, 22 delle Quali contengono pesci esotici e Una, La più grande, OSPITA specie Presenti sul territorio. Tutti Gli Acquaricontengono specie d’acqua dolce per mostrare la straordinaria Biodiversità ittica delle Acque interne.

La prima sala Che si incontra E la sala del territorio, la vasca in this sala E Dedicata a Che specie vivono nda Nostri fiumi e laghi. Tra Gli esemplari ospitati Troviamocarpe (Cyprinus carpio), scardole (Scardinius erythrophthalmus) e Persici sole (Lepomis gibbosus).

Le Altre 22 Vasche Sono organizzate in modo da osare Una panoramica dei Gruppi sistematici dei pesci d’acqua dolce. Le specie Sono ordinate in modo da iniziare conQuelle appartenenti a Gruppi con Caratteri pių primitivi e finire con Quelle di Gruppi con Caratteristiche Più derivato. La Scelta delle specie has been Fatta Anchetenendo Presente la Loro spettacolarità.

Sono Presenti le razze potamotrigonidi costituiscono l’unico gruppo Esclusivamente d’acqua dolce Tra i pesci cartilaginei (Squali, razze, torpedini, Chimere). Circa 20specie di razze potamotrigonidi abitano i bacini fluviali del versante atlantico dell’America meridionale. Nelle vasche della galleria e presente la specie Potamotrygonmotoro.

Di Una Porzione Estremamente Dei limitata della diversita pesci ossei E rappresentata da Un piccolo numero di specie ittiche anatomicamente primitive. QUESTEspecie costituiscono Gli ultimi Rappresentanti di Quei Gruppi Che dominarono Gli ambienti Acquatici Durante le ere paleozoica e mesozoica, per i Quali le Acque Dolcidi Fatto rappresentano Aree rifugio all’interno delle Qualificazioni e Stato possibile Superare le numerose steps di Crisi ed estinzione Che le Comunità biologiche delpianeta Hanno affrontato Nel Corso degli Ultimi 400 Milioni di anni. ALCUNE delle prime vasche Sono dedicare un QUESTI fossili viventi‘. Tra i QUESTI dipnoi opolmonati pesci, Oggi rappresentati da sole sei specie delle Quali quattro vivono in Africa, in America Una Una meridionale ed in Australia. A causa del Possesso deipolmoni, i dipnoi Furono considerati anfibi o rettili al Momento della Loro scoperta NEGLI anni ’30 del XIX Secolo. I polipteri Sono senza alcun Dubbio Gli actinopterigi (ipesci con pinne sostenute da raggi) morfologicamente Più primitivi, Tra le Loro Caratteristiche spiccano le pinne pettorali lobate e le Spesse scaglie. I lepisostei SonoCaratteristici degli acquitrini, degli Stagni e dei laghi dell’America Settentrionale e centrale. QUESTI pesci, dal Corpo e dal muso Estremamente allungati, possiedonoUno scheletro Molto robusto ed Una densa COPERTURA di Spesse scaglie quadrangolari. Una delle Caratteristiche Più interessanti dei lepisostei riguarda la tossicitadelle Uova, generalmente di colore verde acceso delle Nazioni Unite, il Che possono causare addirittura la morte qualora ingerite.

Nel Tentativo di rispettare la Diversità osservata in natura, la gran altera parte delle vasche E Dedicata ia Teleostei, pesci con ossificazione dello scheletro completa,con Riferimento alle Linee diverse evolutiva Che Hanno occupato le Acque Dolci Durante Gli ultimi 150 Milioni di anni.

Gli Osteoglossiformi Sono comunemente considerati I piu primitivi Tra i Teleostei viventi. Il gruppo DEVE il Suo Nome at a peculiare Caratteristica anatomica Legata alPossesso di denti Piuttosto SVILUPPATI Sulle ossa di supporto alla lingua, Che possono occludere Contro Superfici similmente dotate di denti ubicate Sulla volta delpalato. Le specie ospitate Sono: il pesce farfalla africano (Pantodon buchholzi), l’arowana sudamericano (Osteoglossum bicirrhosum) Ed il pesce coltello del sudest asiatico (Chitala ornata).

A Livello globale Gli habitat dulcicoli Sono dominati Dagli Ostariofisi, ONU gruppo Straordinariamente diversificato Che Comprende circa il 65% delle 13.000 specieittiche d’acqua dolce. Tutte Quasi le numerosissime specie appartenenti a this gruppo condividono dovuta Caratteristiche interpretabili venire adattamento alla vita neibacini fluviali Grandi ed alla Ridotta Visibilità dovuta alla Frequente elevata torbidità delle Acque. Il primo adattamento riguarda Una serie di ossa Annesse alla Porzioneanteriore della colonna vertebrale, il cosiddetto Apparato di Weber‘, Che consente la Trasmissione dei suoni Dalla vescica natatoria all’orecchio interno Attraverso ONUComplesso movimento dei vari Componenti ossei. La seconda Caratteristica tipica degli Ostariofisi E Il Segnale di allarme chimico prodotto da cellule dermicheSpecializzate, Che Vienne rilasciato Nell’acqua in Seguito all’attacco da Parte di ONU predatore consentendo Una serie di Reazioni di fuga coordinare Tra conspecifici.All’interno degli Ostariofisi Sono riconoscibili ALCUNI Gruppi Principali Tra i Quali tre, i Cipriniformi, i Caraciformi Ed i Siluriformi Sono Quelli contenenti il maggiornumero di specie. Rappresentanti di Tutti e tre QUESTI Gruppi Sono ospitati Nelle Vasche.

Le melanotenie o arcobaleno pesci (Glossolepis incisus, Melanotenia praecox), Sono Tipiche dei fiumi e dei laghi Australiani, della Nuova Guinea e di ALCUNE isoleindonesiane. Una delle Principali Peculiarità di QUESTI pesci riguarda il pronunciato dimorfismo Sessuale caratteristico di numerose specie, in cui i maschi Sonovisibilmente diversificazione Dalle femmine per le brillanti Livree e le pinne Più sviluppate.

I pesci testa di serpente” (Channa pulchra) Sono voraci predatori Abbastanza Comuni Nelle paludi e NEGLI Stagni della fascia tropicale di Africa Ed Asia.

I Labirintidi, rappresentati Dai gurami giganti (Osphronemus laticlavius) devono il Loro nomo ad ONU organo suprabranchiale, Una Struttura densamente plicata unaFormare Una sorta di labirinto e localizzata Nella Porzione superiore del primo arco branchiale, Attraverso il which possono respirare aria e Sopravvivere in Stagni oacquitrini soggetti a Periodiche eutrofizzazioni.

Con Oltre 1.300 specie descritte Fino ad Oggi, i ciclidi costituiscono Uno dei Gruppi dei Teleostei maggiormente diversificati Nelle Acque Dolci, secondi solista AgliOstariofisi. Moltissime di QUESTE specie Sono Estremamente popolari Tra Gli acquariofili per la Varietà delle Loro forme e colori, i comportamenti riproduttivi e le cureparentali.

I Pesci Palla costituiscono l’apice, il punto terminale della storia evolutiva percorsa Dai pesci Nelle Acque Dolci del pianeta. QUESTI pesci dall’aspetto bizzarro devono ilLoro Nome alla Capacità di gonfiarsi in Caso di Pericolo Fino ad Assumere Una forma sferica, Attraverso l’ingestione di aria o acqua all’interno di Uno stomaco stomachFortemente elastico. La pelle di QUESTI pesci Oltre ad Essere dotata di Una Notevole elasticità E densamente Coperta di spinule ed i visceri contengono percentualitalvolta Molto Elevate di tetrodotossina, ONU alcaloide mortale also bassissime dosi. Sebbene il gruppo SIA prevalentemente marino, specie diverse vivono Nelle Acque Dolci dell’America meridionale, dell’Africa e dell’Asia meridionale, COMPRESA Quella ospitata Nelle Nostre vasche (Tetraodon MBU) originaria del bacino del FiumeCongo.